Exhibition: “Da Zero a Cento” (From Zero to Onehundred)
“DA ZERO A CENTO: le nuove età della vita”
di Lucia Ferrazzano
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“DA ZERO A CENTO: le nuove età della vita” è la mostra che, unendo arte e scienza, ripercorre il percorso di vita di uomini e donne dalla gravidanza alla vecchiaia, mettendo in luce i cambiamenti avvenuti nel corso del tempo.
Artisti come Picasso (con il suo Nus Masculinus, del 1942) e Giorgione (con Le tre età della vita, 1500-1501) si erano già occupati di raffigurare la vita umana, ma non avevano previsto che la società sarebbe cambiata così tanto da influenzare lo stesso tenore di vita umano.
DA ZERO A CENTO parte dal periodo pre-natale, considerato sempre più importante per lo sviluppo del futuro individuo, passando poi per l’Infanzia, l’Adolescenza, la Gioventù, giungendo al rivalutato periodo della Maturità ed infine la Vecchiaia, sempre più lontana.
Apre la mostra l’istallazione di Hans-Peter Feldmann con “100 years” [vedi sopra], centouno scatti in bianco e nero che ritraggono conoscenti, parenti e amici dell’artista. Le immagini si susseguono partendo dalla nascita fino ai cento anni, con un personaggio per ogni anno di età.
PERIODO PRE-NATALE
Ci si trova poi di fronte all’opera di Hanis Kapoor, “Untitled 2001”, un’istallazione raffigurante una “massa informe che allude ad uno stato embrionale”, come la descrive Cristiana Perrella, curatrice della mostra. Segue “La isla de simon”, fotografia di Gabriel Orozco, in cui quello che sembra un uovo galleggiante è in realtà il ventre della moglie in attesa del figlio Simon, simbolo del passaggio dalla protezione dal grembo materno al mondo esterno.
INFANZIA
Protagonisti di questa “fase” della mostra sono gli artisti Martin Creed con “Balls” (la stanza piena di palle di ogni colore e dimensione che invitano al gioco e alla scoperta) e Guy Ben-Ner che con il suo video “Wild boy” reinterpreta “L’Enfant sauvage” di Trauffaut. L’artista veste il ruolo del padre che educa il figlio in un video dove emergono chiaramente le nuove dinamiche familiari e dove il padre riscopre il ruolo di educatore, tornando ad essere parte attiva insieme alla madre nell’educazione del figlio.
ADOLESCENZA
La fase critica della crescita. Da un lato ci sono le fotografie di Ryan Mc Ginley, adolescenti non più innocenti che non hanno problemi a posare nudi. I loro corpi sono il simbolo del periodo della ribellione, della ricerca e della scoperta di una nuova fase. Dall’altro lato le foto di Evan Baden, con degli scatti dalla serie The Illuminati, mettono in luce il rapporto tra i più giovani e la tecnologia, la quale riveste il duplice ruolo di fonte di informazione e di realtà virtuale in cui nascono e si esauriscono rapporti interpersonali.
Significativa è la presenza dell’istallazione di Vincenzo Maloberti, con “Un certo presentimento”, in cui risalta la differenza temporale tra il lento fluire dei tempi geologici e la brevità della vita umana. Protagonista della sua istallazione è un adolescente cinese che ritaglia delle immagini prese dalle varie riviste e quotidiani, il simbolo di come “attraverso l’azione ludica il giovane disegna il proprio mondo, destinato a trasformarsi in continuazione” (C.Perrella).
GIOVENTU’
Il periodo della gioventù è ricco di istallazioni a carattere scientifico su come avvengono le nostre scelte circa il partner. Perché nella coppia è cambiato tutto, tranne i comportamenti legati alla sessualità? Perché l’istinto è quello della procreazione e per natura scegliamo quelli che per noi sono i soggetti più adatti a tale scopo.
Il rapporto interpersonale inizia a cambiare, aumentano le dinamiche volte alla creazione di un nucleo familiare.
Ottonella Moccellin e Nicola Pellegrini ci raccontano con le loro opere l’evoluzione della storia d’amore, fino all’arrivo del primo figlio, che stravolge nettamente il loro punto di vista nella foto scattata così come nella realtà.
Frances Stark pone l’accento, invece, sulle relazioni che possono nascere in una chat-room, riproducendone un dialogo nel suo video animato con degli avatar.
MATURITA’
Questo è il periodo che più ha subito cambiamenti e rivoluzioni, prima vissuta come anticamera della vecchiaia, ora come periodo di nuove scoperte ed emozioni.
Adrian Paci, con il suo video “Turn on” ci mostra dei lavoratori di mezza età in attesa di un posto di lavoro con delle lampade, metafora dell’energia e del potenziale umano inespresso.
Cindy Sherman, invece, ritraendo l’immagine di donne dell’alta società, mostra come l’ostentare il proprio status sociale non arresti il processo temporale di invecchiamento che rimane nudo di fronte all’impietoso occhio fotografico.
VECCHIAIA
Originali e dense di significato sono le opere della giapponese Miwa Yanagi. L’artista ha chiesto a delle giovani modelle come immaginavano la loro vecchiaia e, dopo averle invecchiate con un lungo lavoro di make-up, ha raccontato le loro risposte con la sua fotografia. Ciò che emerge è una vecchiaia “nuova”, in piena attività, segno che il prolungarsi della vita prolunga anche le aspettative e l’immaginazione.
Simile conclusione è quella del video di Stefania Galegati Shines in cui i due personaggi riscoprono l’amore, anche fisico, a distanza di cinquanta anni.
Jhon Pilson con i suoi video, invece, conclude la mostra evidenziando la quotidianità e l’alienazione tipica del lavoro umano e la finta sicurezza che ne deriva. Con “Frolic and Detour” ci racconta la vita di un uomo, dalla sveglia al lavoro, accompagnato dalla presenza costante della morte che lui continua ad ignorare.
L’uomo sicuro di sé e di quel che ha raggiunto sembra non si lasci scalfire dal passare del tempo e dal presagio della morte che batte sulla sua spalla.
Tutto il percorso dell’esposizione è accompagnato da istallazioni scientifiche e piccoli esperimenti volti a dimostrare come siamo cambiati nell’arco del tempo. Suggestivo, ad esempio, è il sottofondo di un battito fetale che inizia a sentirsi sin dalla prima tappa, segue il visitatore durante la mostra e lo congeda con un’istallazione che saluta la nuova vita in arrivo proiettando il nome di futuro nascituro su uno schermo nero.
La mostra, presente all’interno della manifestazione ARTE E SCIENZA IN PIAZZA 2012 a Bologna, presso Palazzo Re Enzo, e alla Triennale di Milano.
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English Translation
“From Zero to Onehundred: the new ages of life”
Reviewed by Lucia Ferrazzano
English translation by Chiara Costantino
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“From zero to one hundred. The new ages of life ” is an exhibition of art and science that shows how men’s and women’s lives are changed from pregnancy to oldness.
Artists like Picasso (Nus Masculinus, 1942) and Giorgione (Three ages of man, 1500-1501) already dealt with the representation of human life, but they did not foresee society would have been changed so much that it now affects living standards.
From zero to one hundred begins with the prenatal period, considered as very important for the development of the person, then explores childhood, teenage, youth, the revalued maturity and in the end oldness, which is still a long way off.
The exhibition begins with Hans-Peter Feldmann’s “100 years”, 101 black and white shots that portray acquaintances, relatives and friends of the artist. Images come one after another, from birth to one hundred years oldness, there is a character for every year of age.
PRENATAL PERIOD
Then visitor can see Hanis Kapoor’s “Untitled 2001”, an art installation that consists of a “shapeless mass that means embryonic stage”, as Cristiana Perella, exhibition curator, describes it. After that, there is “La isla de simon”, a photography by Gabriel Orozco, consisted of a sort of floating egg that is in fact his wife’s belly while she was pregnant with their child Simon, a symbol of the passage from maternal womb to outside world.
CHILDHOOD
Protagonists of this exhibitions’ part are Martin Creed with “Balls” (a room is filled with balls of every color and size, an invitation to playing and discovering) and Guy Ben-Ner with his video “Wild Boy”, a reinterpretation of Truffaut’s “L’enfant sauvage”. The artist performs a father that brings up his son, new family dynamics clearly come out and the father rediscovers the educator’s role. This allows him to take an active part in his son’s education, together with his wife.
TEENAGE
Growth’s critical phase. On one wall there are Ryan Mc Ginley’s photos, teenagers who are not innocent anymore because they have no problems in posing nude. Their bodies are a symbol of this rebellion’s period, the quest for a new phase and its discovery. On the other wall there are Evan Baden’s photos, The Illuminati’s series, that highlight the relationship between youth and technology, which plays two roles: source of information and virtual reality where interpersonal relationships rise and run out.
Vincenzo Maloberti’s installation is significant: “Un certo presentimento”shows the temporal gap between geological time’s slowing down and human life’s shortness. The protagonist of this art installation is a Chinese teenager who cuts out images taken from different magazines and newspapers, the symbol of how “through recreational action the young person plans his world, intented to endlessly change”. (C. Perella).
YOUTH
Youth period is full of scientific installations about the way we choose a partner. Why is everything changed in relationships but sexual behaviors? Because the instinct of procreation drives some people to choose a partner who is suitable for this purpose. Interpersonal relationship begins to change because of dynamics aimed at creating a family.
Ottonella Moccellin and Nicola Pellegrini tell us about the evolution of their love story through their works, until they had their first son who sharply modifies their point of view in art as well as in reality.
Frances Stark emphasizes relationships which can have their rise in a chatroom, reproducing their dialogues in his video, using some avatars.
MATURITY
This period has undergone many changes and revolutions, in the past it was felt as just a step behind oldness, nowadays it is considered as a period of new discoveries and feelings.
Adrian Paci with his video “Turn on” shows us some middle-aged workers waiting for a job with some lamps, metaphor for strength and unexpressed human potential.
Cindy Sherman portrays high society women, remarking that making a show of their social status does not prevent them from getting old. Their ageing is clearly visible through the camera.
OLDNESS
Japanese artist Miwa Yanagi’s works are original and remarkable. The artist asked some young models how they imagine their oldness and, after making them looking older through a long makeup job, she described their answers through pictures. A new kind of oldness comes out, fully operational, because life’s lengthening means also a lengthening of expectations and imagination.
Stefania Galegati Shines reaches a similar conclusion in a video where two characters rediscover love, also the physical one, after fifty years.
John Pilson closes the exhibition with his videos, pointing out everyday life and the typical alienation of human work and the deceitful confidence that comes from it. With “Frolic and Detour” he tells us about the life of a man, from waking up time to job, followed by Death’s presence whom he ignores.
It seems self-confident man cannot be affected by time and by death’s omen tapping on his shoulder. Every part of this exhibition is characterized by scientific installations and little experiments aimed to prove how we changed over the years. For example the fetal heartbeat is very striking: you start hearing it from the beginning and you continue during your visit until the end, where you will see an installation that welcomes a new life by projecting a future baby’s name onto a blank screen.
The exhibition, previously organized for ARTE E SCIENZA IN PIAZZA 2012 at Palazzo Re Enzo in Bologna, has been shown also at Triennale in Milan.
What a great exhibit! Thank you for providing English translation, I enjoyed reading about the progression from pre-natal to mature age!
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