Reportage: Park Life by M. R. Hasan
Mohammad Rakibul Hasan is a documentary photographer based in Bangladesh, represented by Falcon Photo Agency, Australia. He has studied Film & Video Production at the UBS Film School, University of Sydney, and later completed a Post Graduate Diploma in Photojournalism through a scholarship program of World Press Photo at the Konrad Adenauer Asian Center for Journalism (Ateneo De Manila University). He was nominated for the Joop Swart Masterclass, UNICEF photo of the year, short-listed in the Ian Parry scholarship and Sony World Photography Awards. He has achieved several accolades in photography worldwide. Hasan is currently studying Art History through an online program at the University of Oxford.
Text and photos by Mohammad Rakibul Hasan Edited by Chiara Costantino[traduzione in italiano in basso]
City parks are places for refreshment. People come here to seek solitude and breathe fresh air – indeed it gives urban people a sense of openness. With the rapid urbanization of Dhaka city, greenery is diminishing day by day. The city has a burden of more than twenty million people most of them migrated here for opportunities. The fate of existence of vegetation and natural water reservoirs are determined by powerful people – corruption and lack of good governance are the causes. Public parks, open spaces and playgrounds around the city are the only resorts for the general people. A few of these parks are the floating slums fraught with unhygienic conditions and diseases. The flora of Dhaka is totally threatened by desperate urbanization and industrialization. Areas with extensive vegetation are not only the source of oxygen but also helps prevent air pollution as well as maintain ecological balance by providing refuge for birds and stray animals. The city has already been declared as the most unlivable city in the world. It is important to decentralize the city of Dhaka as well as to increase the number of parks and other recreation facilities to save the city from any impending disaster.
(Images © Mohammad Rakibul Hasan)
***Traduzione Italiana***
di Chiara CostantinoMohammad Rakibul Hasan è un fotografo documentarista che vive in Bangladesh e fa parte dell’agenzia fotografica australiana Falcon. Ha studiato Produzione cinematografica e video alla UBS Film School, all’Università di Sidney, e in seguito ha conseguito un diploma post-lauream in Fotogiornalismo, grazie a una borsa di studio del World Press Photo, al Konrad Adenauer Asian Center for Journalism (Università dell’Ateneo De Manila). E’ stato candidato al Joop Swart Masterclass, foto UNICEF dell’anno, selezionato per la borsa di studio Ian Parry e i Sony World Photography Awards. Ha ottenuto diversi riconoscimenti per la fotografia in giro per il mondo. Hasan al momento studia Storia dell’Arte attraverso un corso online dell’Università di Oxford.
I parchi delle città sono posti fatti per rilassarsi. La gente viene qui in cerca di pace e di aria fresca – dà sul serio alla gente di città un senso di spaziosità. Con la veloce urbanizzazione della città di Dhaka, il verde è diminuito poco a poco. La città ha una popolazione di oltre venti milioni di persone, la maggior parte delle quali vi si è trasferita in cerca di opportunità. Il futuro della sopravvivenza della vegetazione e delle riserve naturali di acqua è in mano ai potenti – corruzione e mancanza di buon governo ne sono le cause. I parchi pubblici, spazi aperti e campi giochi intorno alla città sono gli unici luoghi di vacanza per le persone normali. Alcuni di questi parchi sono negli slum di palafitte, dove regnano condizioni igieniche precarie e malattie. La flora di Dhaka è totalmente minacciata dall’urbanizzazione estrema e dall’industrializzazione. Aree con vegetazione intensiva non sono soltanto una riserva d’ossigeno, ma anche aiutano a prevenire l’inquinamento atmosferico, così come a mantenere l’equilibrio ecologico, fornendo rifugio agli uccelli e agli animali randagi. La città è già stata dichiarata la città più invivibile del mondo. E’ fondamentale decentrare la città di Dhaka, così come aumentare il numero di parchi e altre aree ricreative, per salvare la città da qualsiasi disastro incombente.
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